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Cari fedeli e devoti della Madonna dei Bisogni, pace a voi! Nel lontano 2 giugno 1737 il cuore ardente e affettuoso del Beato Angelo coltivava un grande desiderio che si realizzo' con un segno concreto e tangibile lasciato al suo amato e caro popolo di Acri. Cosa c'e' di piu' prezioso per un figlio se non la madre che lo ha generato? Se con il Battesimo siamo diventati figli di Dio, per i meriti della passione, della morte e della risurrezione di Cristo siamo, a buon titolo, anche figli di Maria, che ci ha generati nel dolore: «Donna, ecco il tuo figlio» ( Gv 19,26 ). Il Beato Angelo consegnandoci l’effige della Madonna dei Bisogni ci ha voluto indicare da dove siamo nati, quale legame si e' stabilito sotto la croce: « E da quell’ora il discepolo l’accolse con se' » (Gv 19,27) e quale patto si deve stringere ancora oggi tra la Madonna ed ogni acrese. Maria sara' la fonte inesauribile di grazie, solo se noi ci impegniamo a essere veri figli di Dio e degni figli suoi. La settena che celebriamo nel 280° anniversario dalla consegna del simulacro della Madonna dei Bisogni ci stimoli, ogni giorno, a rinnovare questo patto che e' stato sancito tra il Beato Angelo e i suoi concittadini. Buona festa a tutti!



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